Unboxing e analisi degli speaker
I modelli rispondono al nome di S-600 MKII e R-1000 MKII; entrambi kit di satelliti stereo a due vie sono proposti nella variante classica nera, nella forma a parallelepipedo in legno MDF, con le R-1000 MKII impreziosite nella forma da sfaccettature degli spigoli frontali che fa sembrare l’ingombro al primo impatto frontale inferiore a quanto sia in realtà.
Le S-600 MKII hanno una larghezza frontale di 16 centimetri per una profondità di 24 comprese le griglie amovibili anteriori ed una altezza di 25 centimetri, il tutto per ospitare anteriormente un woofer dal diametro nominale di 4” ( 10 cm) ed un tweeter a cupola morbida da 1” (2.54 cm); il woofer (non rappresentato in foto in quanto di difficile smontaggio senza danneggiarlo) ha un generoso magnete e risulta schermato da un controanello in ferrite incollato sopra di esso, mentre il tweeter sembra usare un magnete in Neodimio, visto le piccole dimensioni, e non usa schermature dato il piccolo flusso disperso.
Posteriormente invece troviamo il pannello con tutta l’interfaccia verso il mondo esterno che in questo caso risponde a due ingressi di linea stereo RCA e le uscite amplificate con connettori a molla per il satellite sinistro e ovviamente il cavo di alimentazione con il pulsante On / Off. Una nota al pannello posteriore bisogna farla per una dicitura che avverte sulla sua possibile alta temperatura durante l’uso; infatti se ci si dà dentro con il volume, questa assume una certa rilevanza; niente di pericoloso, ma forse era meglio lasciare le alettature che erano presenti sulla serie precedente.
Da segnalare infine, ma non di scarsa importanza, il pannellino laterale con i tre potenziometri che consentono la regolazione fine dei livelli per le alte e le basse frequenze e del volume, sormontati da un LED blu che certifica l’accensione.
Le R-1000 MKII risultano più compatte delle sorelle S-600 MKII, infatti frontalmente abbiamo un ingombro di 14.5 cm, una profondità di 18 cm, sempre tenendo conto della griglia anteriore, ed un’altezza di 23.5 centimetri.
Posteriormente abbiamo la stessa piastra con gli stessi ingressi delle sorelle maggiori, con la sola differenza dovuta al condotto di accordo reflex per il woofer, che qui non è stondato nella parte terminale per minimizzare la turbolenza dell’aria ed è di lunghezza inferiore.
Le dimensioni nominali dei driver utilizzati sono le medesime del modello S-600 MKII con tweeter da un pollice e woofer da 4”, anche qui, come si vede dalle foto, schermato da un contro anello di ferrite applicato sopra il magnete principale del trasduttore. Il tweeter a differenza delle S-600 MKII usa un classico magnete in ferrite al posto della pasticca al Neodimio, ma sempre con il condensatore che fa da filtro passa-alto del primo ordine incollato nelle vicinanze dell’altoparlante. I comandi per le varie regolazioni si trovano anche qui sempre sul lato esterno del satellite destro, in una posizione abbastanza comoda da raggiungere.
Avevamo detto che la piastra posteriore con gli ingressi era analoga per entrambi i modelli e smontando gli stessi ci siamo accorti che almeno ad occhio anche le elettroniche appaiono le medesime; infatti viene usato per lo stadio finale un power pack di fabbricazione STMicroelectronics, per la precisione il TDA7269A, un amplificatore che lavora in classe AB e che può arrivare a dissipare fino a 40 watt, da qui le temperature percepite sul pannello posteriore usato come dissipatore.