Conclusioni

C'è molto da considerare anche al di fuori delle battaglie, dato che si può saltare in un overworld esplorabile. È qui che si può parlare con gli NPC, visitare le città per fare provviste, raccogliere risorse, giocare a minigiochi minerari e scavare per trovare missioni nascoste. I soldati che sono accoppiati nella stessa unità possono anche instaurare un rapporto e alla fine sbloccare conversazioni speciali che approfondiscono non solo le loro relazioni, ma anche il loro carattere e le loro stranezze, il che è sempre piacevole da scoprire.

Unicorn Overlord sembra una perfetta via di mezzo tra un RTS e un RPG a turni tradizionale, grazie alla strategia con visuale “a volo d’uccello” su tutto il tabellone, ai combattimenti a turni più intimi e perfettamente resi e coreografati ed alla possibilità di personalizzare ogni unità come se fosse il proprio party di gioco di ruolo. Ogni volta, poi, che appare sullo schermo la scritta "X/Y si è unito all'esercito di liberazione", si apre un nuovo ventaglio di possibilità. È un'opportunità, un invito a giocare, sperimentare, mescolare e abbinare. La nuova perla di Vanillaware offre una quantità impressionante di contenuti ed opzioni fresche e di impatto dal punto di vista del gameplay, una storia classica, ma piena zeppa di personaggi profondi, inaspettati ed interessanti da collezionare ed a cui affezionarsi; ma soprattutto è un gioco ricco di missioni varie ed accattivanti. Qualche piccolo difetto come non tutti gli alleati caratterizzati ed approfonditi allo stesso modo; la scelta di risparmiare acerrimi nemici per reclutarli che cozza con la coerenza della storia ed un intreccio di base non proprio memorabile ed originale, non riescono a scalfire l’ennesimo diamante uscito da questa fenomenale software house.